Mosca Autobiografia di una città
Come in una matrioska, appare a poco a poco una grande capitale europea con l’anima di un villaggio: Mosca, una megalopoli di più di dieci milioni di abitanti dove qualsiasi spostamento implica un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Il passaggio e il peso della storia hanno lasciato la loro impronta nella civitas che era stata dichiarata "terza Roma", che Madame de Staël chiamò "Roma tartara" e che finì col diventare la Roma del comunismo. Riflesso di tutto un Paese, l’ereditiera di Bisanzio continua a essere un luogo di frontiera tra due mondi con la sua caratteristica identità eurasiatica. Attraverso le sue leggende e la sua
gente questo libro ci invita a scoprire, sotto la dismisura e il caos apparente, la magia e la bellezza occulte; è impossibile non soccombere al fascino di Mosca. Dice Tat’jana Pigarëva che Mosca è una città che richiede tempo e sforzo, ma che, una volta scoperta, diventa una passione. Passione e uno sguardo attento e generoso è quello che riversa l’autrice per trasmettere la memoria di tutta una generazione. "Il miglior libro su Mosca che abbia mai letto. Questo libro è come un gigantesco progetto staliniano, ma questa volta portato a termine" Manuel Vázquez Montalbán